La resa media di un impianto in piena produzione è di circa 15-20 q/1000 mq. La produttività varia in funzione alla varietà, alle condizioni climatiche, nutrizionali, agronomiche ecc.
La raccolta è scalare, un mese per le varietà precoci e un pò di piu' per quelle tradive. La frutta ben matura presenta una pezzatura superiore e garantisce una migliore conservabilità del prodotto nel tempo. Negli ultimi anni si è resa indispensabile la copertura degli impianti con rete antigrandine o di tunnel antipioggia.
Rispetto ad altri piccoli frutti quali il lampone e le more, il frutto del mirtillo è piuttosto resistente ai trasporti ed alla conservazione dopo la raccolta. In frigorifero a +5°C il frutto delle più comuni varietà si conserva per almeno due settimane, a +1°C e in condizioni controllate, alcune varietà, quali la Brigitta Blue, possono conservarsi anche quattro settimane.
Il mirtillo è inoltre facilmente lavorabile per conserve, marmellate o fresco per macedonie, torte o lavorato per la produzione di succhi e gelati. E ' possibile conservarlo in congelatore per oltre 6-8 mesi dalla raccolta.
Importante è l’uso nell’industria farmaceutica e parafarmaceutica, infatti tra i frutti di bosco, il mirtillo nero è sicuramente quello più importante dal punto di vista salutistico classicficandosi tra i principali farmalimenti . I contenuti sono: Vitamina C, carotenoidi, tannini catechitini (molecole con proprietà astringente, emostatica, antibiotica, antidiarroica e antinfiammatoria), pectine sono alcune sostanze contenute nei frutti dei mirtilli.
Ma è la presenza degli antociani, potenti antiossidanti e noti per le proprietà capillarotrope fanno sì che questo piccolo frutto sia un toccasana per il fisico e il sistema cardiovascolare, in particolare.